Seconda settimana di Avvento
Domenica
9 dicembre – II di Avvento
Dal vangelo
secondo Luca (Lc 3, 1-6)
Nell'anno
quindicesimo dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era
governatore della Giudea. Erode tetrarca della Galilea, e Filippo - suo
fratello - tetrarca dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca
dell'Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la Parola di Dio venne su
Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del
Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati...
Spunto di meditazione e di preghiera personale: Ecco che con la
seconda domenica di Avvento ci viene incontro una figura amica e simpatica,
nella sua dirompente radicalità: san Giovanni, il Battezzatore, colui che segna
con l’acqua e la profezia in preparazione di Colui che segnerà col sangue e col
fuoco dello Spirito.
Chi è Giovanni,
figura ricorrente nell’Avvento? Figlio di una famiglia sacerdotale della
Giudea, è un giovane trentenne (tra lui e Gesù, suo cugino per via materna,
corrono sei mesi) che ha lasciato tutto - affetti, prestigio sociale, avvenire
promettente nella classe sacerdotale, come era uso dell’epoca - perché “investito”,
“toccato” dalla Parola (dabàr,
rèma), che egli annuncia agli altri nel
deserto (mi-dbàr, é-remos), cioè nel luogo dove,
letteralmente e semanticamente… non c’è parola! E questo contatto fondamentale
tra Parola e uomo di Dio avviene mentre il mondo, intorno a lui e sopra di lui -
mondo di celebrità ricche e potenti, dai nomi più o meno famosi e altisonanti -
è ‘in tutt’altre faccende affaccendato’…
Al di là del contenuto della predicazione
di Giovanni Battista, che merita ulteriore personale riflessione, soffermiamoci
sulla grazia che rappresenta l’avere nella nostra vita un profeta, un
uomo che ci parla in nome e per conto di Dio, che è “toccato” da una Parola più
grande di lui e che la porta agli altri nel deserto del quotidiano, nel luogo inospitale
dove ognuno di noi - in mezzo a tanto chiasso, a tante parole vuote e
ingannevoli - sperimenta solitudine, aridità, incomunicabilità… Che Grazia, se
ce l’hai, un profeta!!!
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