mercoledì 26 dicembre 2012


SANTO NATALE


Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi






Martedì 25 dicembre  –  Santo Natale del Signore

Dal vangelo secondo Giovanni  (Gv 1,1-5.9-14)



In principio era il Verbo e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno vinta. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
Venne fra i suoi e i suoi non lo hanno accolto.
A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.


Spunto di meditazione e di preghiera personaleLa riflessione sul Santo Natale, che dovrebbe accompagnare come una melodia di fondo tutta l’Ottava, l’affidiamo a S. Agostino, che descrive con parole mirabili quell’incontro definitivo fra terra e Cielo che è l’Incarnazione: gli chiediamo un aiuto anche per ricordare a noi stessi che non tutto inizia con noi (come la cultura dominante ci suggerisce), ma che siamo inseriti in una Tradizione vitale e sempre feconda, che è la fede celebrata, annunciata e testimoniata della Chiesa, Popolo di Dio in cammino, Corpo di Cristo vivo nella storia. 
Ecco qui una porta sempre aperta per ritornare a sperare, per radicare meglio la nostra fiducia.

“Ridestati, uomo: per te Dio si è fatto uomo. Svegliati, o tu che dormi, destati dai morti e Cristo ti illumineràPer te, ripeto, Dio si è fatto uomo. Saresti morto per sempre, se Lui non fosse nato nel tempo. Non avrebbe liberato dal peccato la tua natura, se non avesse assunto una natura simile a quella del peccato. Ti saresti trovato per sempre in uno stato di miseria, se Lui non ti avesse usato misericordia. Non saresti ritornato a vivere, se Lui non si fosse incontrato con la tua stessa morte. Saresti venuto meno, se Lui non fosse venuto in tuo aiuto. Ti saresti perduto, se Lui non fosse arrivato … Dopo aver detto: La verità è sorta dalla terra, il Salmo (85, 12) aggiunge subito: E la giustizia si è affacciata dal cielo. Questo affinché l'uomo debole non rivendichi [il merito della giustizia] a se stesso e non dica sue [esclusive proprietà] queste cose; e, credendo che può giustificarsi da solo … non rifiuti la giustizia di Dio. La verità perciò è sorta dalla terra: Cristo, il quale ha detto: Io sono la verità, è nato da una vergine. E la giustizia si è affacciata dal cielo: chi crede in colui che è nato non si giustifica da se stesso, ma viene giustificato da Dio. La verità è sorta dalla terra: perché il Verbo si è fatto carne. E la giustizia si è affacciata dal cielo: perché ogni grazia eccellente e ogni dono perfetto discendono dall'alto. La verità è sorta dalla terra, cioè ha preso un corpo da Maria. E la giustizia si è affacciata dal cielo: perché l'uomo non può ricevere cosa alcuna, se non gli viene data dal cielo” 
(S. Agostino, Discorso n. 185)