Prima
settimana di Avvento
Domenica
2 dicembre
Dal
vangelo secondo Luca (Lc 21, 25-28.34-36)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi
saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di
popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini
moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le
potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube
con grande potenza e gloria.
Quando
cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché
la vostra liberazione è vicina».
Spunto
di meditazione e di preghiera personale: Il tempo di Avvento, che noi di solito
consideriamo solo preparatorio al Natale, in realtà inizialmente predispone non
alla venuta (adventum) di Cristo
nella carne, ma alla sua manifestazione ultima e definitiva, alla “fine dei
tempi”. La parusìa (venuta/presenza)
del Figlio dell’Uomo, di Gesù Risorto, coincide con la crisi dei sistemi di
riferimento apparentemente immutabili (ieri sotto il simbolo di: sole, luna,
stelle… oggi: ideologie, politica, economia, tecnologia…). L’angoscia, invece,
e l’ansia sono le stesse di cui parla Gesù: non sono cambiate. “Voi … risollevatevi e alzate il capo” …
“Voi” chi? Io e pure tu, se vuoi. Chi ha incontrato Gesù di Nazareth, chi lo
cerca con speranza, chi lo attende oggi come salvatore. Per noi è una buona
notizia, la crisi! E’ il tempo propizio che ci apre ad un’esperienza di libertà
e di verità su noi stessi.
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