sabato 4 maggio 2013

Sabato della V Settimana di Pasqua

Voi non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo

Sabato 4 maggio - San Floriano, martire

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 15,18-21)

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli:
«Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me. Se foste del mondo, il mondo amerebbe ciò che è suo; poiché invece non siete del mondo, ma vi ho scelti io dal mondo, per questo il mondo vi odia.
Ricordatevi della parola che io vi ho detto: “Un servo non è più grande del suo padrone”. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».

Spunto di meditazione e preghiera personale:

Gesù continua il dialogo con i Suoi discepoli, nel cenacolo, li mette in guardia contro 'la logica del mondo', le dinamiche profonde del rifiuto della Parola (che in definitiva è Lui stesso), dell'opposizione a Dio, che in quel momento storico avevano assunto lineamenti ben definiti:  gli scribi, i farisei, i sadducei, i Giudei, per certi versi gli stessi discepoli del Battista... ognuno ha detto la sua, hanno tutti preso posizione da antagonisti o perlomeno da scettici.
Gesù sembra dire: "Mi hanno perseguitato per le cose che ho detto e per quelle che ho fatto, nessuno di loro mi accetta come il Messia preannunciato dai profeti nei sacri testi (VT). Ognuno di questi gruppi ha i suoi motivi per non accettarmi, addirittura per volere la mia morte, e così sarà alla fine. Non pensate che finito con me la loro fame di vendetta e di odio si plachi, chiunque sarà stato con me e predicherà nel mio nome sarà destinato ad una fine simile alla mia".
La constatazione che il mondo non è (mai) pronto alla verità, al bene; che ci saranno sempre forze contrarie a chi porta il Vangelo perché mette in luce le cose semplici, veritiere, pure ... perché denuncia le idolatrie e la falsa autosufficienza dell'uomo che vuol fare a meno di Dio, che ambisce ad essere il piccolo 'dio' della sua personale vita (e magari di allargarsi, se si presenta l'occasione, anche a quella degli altri, in un malcelato delirio di onnipotenza che purtroppo nella storia ha avuto tanti tristi interpreti) non è amara consapevolezza, sulle labbra di Gesù. Piuttosto, diventa invito a 'rilanciare', a predicare l’Amore tra i popoli e la fratellanza tra i fratelli a prescindere da ogni determinazione storica relativa.
Il mondo continuerà a parlare di affari, di intrighi, di soldi, di tranelli, di inganni, promuovendo la cultura dell’odio, del razzismo.
Gesù non si oppone a questo con la violenza, ma con l'amore. Sembra dirci: "Voi sarete sempre la voce delle coscienze, la testimonianza della necessità di operare e di fare il bene, voi sarete la luce che rischiara le tenebre dell’animo umano, voi sarete portatori di speranza, di misericordia, di perdono... di vita eterna e qualunque cosa chiederete nel nome del Figlio o del Padre vi sarà concessa, perché io vi ho scelti, voi tutti siete e sarete per sempre miei fratelli!"